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La scuola della Riforma |
La tesina
E' preferibile presentare alla Commissione una tesina, o una mappa concettuale, dove si delineano gli argomenti trattati e curati in particolare dall'allievo in tutte le discipline. Infatti, l'allievo affronta in questo modo, ad inizio colloquio, argomenti a lui ben noti, il che gli consente di superare più facilmente l'immancabile ansia di questi particolari momenti. La multidisciplinarità è il presupposto fondamentale di un lavoro maturo e consapevole, che procede ad analizzare un aspetto o un tema sotto tanti aspetti e con tante sfaccettature, consentendo al candidato di interloquire in modo sicuro e consapevole e dimostrare alla Commissione in quale direzione si è indirizzato il suo particolare interesse rispetto ai tanti argomenti del programma. La tesina e la sua trattazione non escludono, da parte dei professori, la possibilità di formulare domande su altri argomenti previsti dal programma, e di saggiare conoscenze e competenze del candidato in altre direzioni. Pertanto, è opportuno sempre studiare tutti gli argomenti ed essere preparati, almeno nelle linee essenziali, anche su quelli principali affrontati in tutto il triennio, ai fini di ottenere un risultato più soddisfacente. Però la tesina è una buona carta di presentazione, e va ben curata anche dal punto di vista formale, nell'introduzione di possibili foto o immagini esplicative, nella precisione dei contenuti, nell'approfondimento, nella possibile originalità della trattazione.
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